Skip Navigation Links
Il LibroExpand Il Libro
Il SaggioExpand Il Saggio
RecensioniExpand Recensioni
Rassegna StampaExpand Rassegna Stampa

       
 
 G r a z i a N a p o l i
Skip Navigation Links
Home Page
Biografia
Contatti
  
 
<< 1  | 2 | 3 >>
     Promos più che ascoltare le sue parole si sente attratto dalla sua bellezza. Tuttavia, rimane imperturbabile e le risponde che la sua richiesta potrebbe essere soddisfatta solo violando la Legge. Quando Cassandra gli risponde che i giudici possono essere al di sopra delle leggi, Promos le fa capire che c’è una speranza, ma “demaunded the spoyle of her Virginitie, for raunsome of her Brothers libertie” (M3 r). Cassandra, sdegnata, sa che non potrebbe mai cedere ad un così vile ricatto. Va, allora, a salutare il fratello, che ritiene, ormai, condannato. Andrugio, disperato, cerca di convincere la sorella a cedere:
       Swéete Cassandra (quoth he) that men love, is usual, but to subdue affection, is impossible: and so thorny are the motions of incontinent desire, as to finde ease, the tongue is o n l y occupied to perswade. The purse is ever open to entice, and where neither words nor Giftes can corrupt (with the mighty) force shall constraine, or dispight avenge. That Promos doe loue is but iust, thy beauty commands him. That Promos be refused is more iust, because consent is thy Shame.
      Thou mayst refuse and liue: hée being reiected. I die: For wanting his will in thée, he will wreake his téene on me.
      This is my hard estate: My life Lyeth in thy Infamie and thy honour in my death. Which of these evilles be least, I leave for thee to iudge (M3 v)(29).
     Cassandra, rattristata, risponde che ritiene la morte un male minore del disonore, che la costringerebbe a vivere per sempre senza la considerazione di nessuno. Andrugio, invece, pensa che basti mantenere il segreto e tutti e due potrebbero continuare a vivere. C’è, poi, sempre la pur labile speranza che Promos la sposi. Questa preghiera accorata di Andrugio fa sì che Cassandra ceda:
      (Cassandra) weary of her own life, and tender over her brothers, with teares of her lovely eyes, bathed his chéeckes, with this confortable sentence. Live Andrugio, and make much of this kisse, which breateth my honour into thy bowels: and draweth the infatuo mie of thy first trespasse into my bosome. (M4 r)(30).
     Nonostante ciò Lord Promos manda ugualmente il boia alla prigione di Andrugio per farlo decapitare. Fa recapitare, poi, alla sorella la testa mozzata accompagnata da queste brevi righe:

     Fayre Cassandra, as Promos primist thée From prison loe, he sends thy Brother frée (M4 v)(31)
 
<< 1  | 2 | 3 >>
Note:


29 Ivi: in Cinthio, op. cit., pag. 2105, Vico così prega Epitia:
“Vorrai tu forse, disse, Epitia, vedermi la mannaia sul collo? e, troncato quel capo, che teco è di un medesimo ventre, e da un medesimo padre generato, e teco insino a questa età cresciuto, e nelle discipline teco nutrito, gittato a terra dal manigoldo? Ahi sorella, possan tanto in te le ragioni della natura, del sangue e l’amorevolezza che è sempre stata fra noi, che tu, potendo, come puoi, mi liberi da così vituperoso e miserabile fine. Ho errato, il confesso; tu, sorella mia, che puoi correggere l’errore mio, non mi essere avara del tuo aiuto. Hatti detto Iuriste che ti potrebbe pigliare per moglie; e perché non dei tu pensare che così debba essere? ...e così, salvo il tuo onore, fie salva insieme del tuo fratello la vita”.
30 Ibidem:
“Piangeva Vico, queste parole dicendo, ed insieme seco piangeva Epitia, la quale, avendo abbracciata al collo Vico, non prima la lasciò che fu costretta, vinta da’ pianti del fratello, di promettergli che a Iuriste si darebbe, poi che così a lui pareva, quando gli volesse salvare la vita, e la mantenesse nella speranza di pigliarla per moglie”.
31 La versione di Cinthio, op. cit., pag. 2105, narra:
     “...avendo cenato insieme, Iuriste ed Epitia, se n’andarono poscia a letto, e si prese il malvagio della donna compiuto piacere; ma prima ch’egli andarsi a giacersi colla vergine, in vece di liberare Vico, commise che subito gli fosse tagliata la testa... Venuta la mattina, Epitia scioltasi dalle braccia di Iuriste, il pregò con dolcissima maniera che gli piacesse di adempire la speranza ch’egli data l’avea di pigliarsi per moglie, e che, fra tanto, le mandasse libero il fratello. Ed egli le rispose, che gli era stato carissimo l’esser stato con esso lei, e che le piaceva ch’ella avesse conceputa la speranzza ch’egli l’aveva data, e che a casa il fratello le manderebbe. E così detto, fe’ chiamare il prigioniero, e gli disse: ‘Vanne alla prigione, e tranne fuori il fratello di questa donna, e conduciglielo a casa. Epitia ciò udito, piena di molta allegrezza a casa se n’andò, aspettando liberto il fratello.
      Il prigioniere, fatto porre il corpo di Vico sopra la bara, gli mise il capo a’ piedi, e copertolo di panno negro, andando egli avanti, il fe’ portare ad Epitia; ed entrato in casa, fatta chiamare la giovane: Questo è, disse, il fratel vostro, che vi manda il Signor Governatore, libero dalla prigione. E così detto fe’ scoprire la bara, e le offerse il fratello in quella guisa ch’avete udito. 
     Io non credo che la lingua potesse dire, né comprendere umanamente, quale e quanto fosse l’affanno e il cordoglio di Epitia, veduto offerirsi quel fratello, in quella guisa morto, ch’ella aspettava con somma allegrezza di vedere vivo, ed assoluto ad ogni pena.”
 
 
© 2006 All rights reserved - Web Master