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Fondazione "Stabile" tutto rinviato
di Grazia Napoli
La Fondazione Teatro Francesco Stabile per ora non c'è. Tutto rimane fermo, sia sul piano giuridico che di avvio delle procedure di accreditamento al Ministero. Alla base del rinvio, questioni economiche e difficoltà sul piano progettuale
Il 14 Febbraio scade il termine per la domanda di partecipazione al FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo, per il triennio 2025-2027. L'unico soggetto che può fare istanza è il gestore. Non può essere, dunque, il Comune di Potenza - spiega una nota del Ministero della Cultura del 24 gennaio scorso- a presentare domanda di contributo, in attesa della costituzione della Fondazione. Nonostante la legge regionale - approvata in Consiglio a fine dicembre - la Fondazione non è stata, infatti, ancora costituita. Per Comune e Regione, problemi di budget: non ci sono disponibili nei bilanci i 30.000 euro necessari alla costituzione davanti al notaio. Bisognerà aspettare le prossime poste finanziarie, considerando anche il piano di riequilibrio del Comune, dopo il dissesto.
Dunque, tutto rimandato al 2028. Tre anni, per lavorare alla fondazione, alla scelta degli organi amministrativi e della Direzione del Teatro e per redigere un progetto che definisca cosa lo "Stabile" dovrà essere: in base alle disponibilità economiche - per ora solo i 100.000 euro della Regione, per un anno - ai soggetti attuatori, alla forma artistica compatibile con la capienza del teatro e la possibilità di gestirlo in maniera continuativa, assicurando il numero di giornate lavorative previste dalla normativa nazionale.
Al Ministero ci si dovrà presentare con tutti questi elementi. Per ora si è fermi ad una delibera di giunta comunale e ad una legge regionale. Il dibattito prosegue. L'Associazione Potenza Heritage torna a proporre una Task Force per questa fase transitoria e chiede un confronto aperto e chiarificatore con il Comune
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