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Africanità - di Pape Gora Tall
di Grazia Napoli
Si intitola "Africanità" il saggio pubblicato da un immigrato senegalese, stabilitosi a Matera. Un appello ai suoi stessi connazionali a non perdere la propria cultura d'origine, nonostante immigrazione e colonialismo. E’ stato presentato a Potenza per iniziativa dell' Ucsi, l'Unione Stampa Cattolica, di Basilicata.
Pape Gora Tall ha voluto iniziare con una preghiera nella sua lingua la presentazione di questo saggio, in cui con tanto di documentazione e bibliografia sostiene che è necessario, da parte degli africani, non perdere le proprie radici, pur aprendosi all' Occidente e al mondo.
Pape Gora Tall risiede a Matera da 6 anni, dove è arrivato con moglie e 4 figli, dopo un lungo peregrinare in varie città. Come tanti suoi connazionali vendeva borse e braccialetti, ma lui - ha spiegato - cercava il contatto, la relazione umana, la conoscenza degli altri e la possibilità di trasmettere la propria cultura. Ha pensato – così - di sostituire le borse con i giornali e, poi, con i libri. Oggetti che lo aiutavano a dialogare. Ora si occupa di mediazione culturale - all' incontro hanno preso parte alcuni ragazzi ospiti di una comunità in val d'agri - e porta la sua esperienza nelle scuole lucane.
Alla partenza dal Senegal ha interrotto gli studi in lettere e ora la sua passione ritorna, anche con la scrittura. Un incontro proficuo a cui anche i giovani immigrati da più parti dell' africa hanno portato la propria esperienza. Dalle autorità presenti rassicurazioni sulle azioni attive per l' accoglienza e l'integrazione, con la formazione e l' utilizzo dei primi voucher per il lavoro. Senza dimenticare da dove si arriva, per conservare e divulgare, nel rispetto di quella altrui, la propria cultura, nel rispetto delle diversità.
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