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Addio a Michela Murgia
di Grazia Napoli
Il mio pensiero per una donna libera e coraggiosa.
Non l'ho mai conosciuta, ma ho imparato ad amarla attraverso i suoi libri.
Accabadora è stato per me una rivelazione, nella scrittura e nel sentire profondo, capace di interpretare l'essenza vera di ogni donna.
Michela Murgia ci ha lasciati, a soli 51 anni. Della sua malattia, scoperta da poco e già al quarto stadio, non ha mai fatto mistero. Anzi, l'ha vissuta a viso aperto come ha sempre fatto nella sua vita di attivista per i diritti.
Poteva non piacere, ma la chiarezza, la forza, la determinazione, che metteva in ogni cosa, pur andando spesso controcorrente, le vanno riconosciute.
E' stata diverse volte in Basilicata. L'ultima, nel 2018, quando a Moliterno, prima e a Potenza poi, aveva presentato il suo libro L'inferno è una buona memoria, ospite della Fondazione Sinisgalli.
Nel 2017 per la 7^ edizione della rassegna "Materadio" fu messo in scena lo spettacolo tratto dal romanzo "Accabadora", vincitore del premio Campiello 2010. Una città, Matera che l'aveva ospitata già nel 2016, quando la scrittrice fu protagonista di uno degli appuntamenti di "Amabili confini"
Ci mancherà il suo sorriso, la vis spesso polemica che metteva in ogni parola, le
risposte a muso duro e mai scontate.
Ci mancherà una grande scrittrice, che ha saputo raccontare tradizioni scomode e sentimenti forti.
Ciao Michela
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