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Ciao Paola
di Grazia Napoli
L’ho conosciuta nel 1992 a San Martino in Cimmino, vicino Viterbo, dove allora l’Ordine dei giornalisti organizzava i corsi in preparazione dell’esame da professionista.
Paola Rubbia, giornalista Rai che guardavo con ammirazione, sperando - un giorno - di poter essere come lei, era nella commissione che ci fece simulare la prova scritta.
Rigore, precisione, cuore. Questo mi consigliò di seguire nella scrittura dei miei articoli. Una maestra di giornalismo ma anche di vita, Paola.
Una donna, una professionista, una persona generosa, Paola.
L’ho ritrovata qualche anno dopo ai vertici della Casagit, la Cassa Sanitaria dei Giornalisti. È li che ci siamo sentite non solo allieva e maestra, non solo colleghe, ma anche amiche.
Quante battaglie con Paola. In Casagit e nel Sindacato.
Una fonte inesauribile di saggezza.
Mi piace ricordarla così. All’assemblea Casagit del 2010 quando mi ha detto con la sua inconfondibile cadenza bolognese: ”fatti valere bambina!”
Non so se ci sono riuscita.
 Con Paola dopo la mia ultima elezione nel cda casagit
Domani l’Assemblea Casagit sarà più vuota. Ma so che tutti sentiranno come sempre la sua presenza. Era sempre indaffarata Paola. Sempre piena di impegni anche dopo la pensione. Era un vulcano. Una donna energica, intelligente, libera!
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