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Figlie di Eva
di Grazia Napoli


Una storia di rivalità e solidarietà femminile, che fotografa situazioni di grande attualità.




E' "Figlie di Eva", un testo di Michela Andreozzi, che ne è anche interprete, Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello, per la regia Massimiliano Vado.

Una commedia brillante, che torna in scena nei teatri italiani e anche in Basilicata -
al "Don Bosco" di Potenza l'8 Dicembre - dopo la pausa imposta dalla pandemia.

Protagoniste sono tre donne Elvira, Vicky e Antonia - legate allo stesso uomo - un politico spregiudicato corrotto e doppiogiochista, candidato premier alle imminenti elezioni, che dopo averle usate le lascia contemporaneamente.

Le tre donne, sull'orlo di una crisi di nervi, alla fine si alleano - pur non conoscendosi - per vendicarsi.

Elvira - interpretata da Michela Andreozzi - è la sua assistente, perfetta, una specie di Richelieu in gonnella, una grande donna, che lo aiuta sul lavoro. Si troverà pero' a firmare documenti falsi e diventerà intestataria di società fallimentari.  

Vicky, la moglie - interpretata da Maria Grazia Cucinotta - donna elegante sofisticata anche se non troppo colta, è l'artefice della fortuna economica del marito. Lui pero' la tradisce e la lascia per una Miss appena maggiorenne.

Antonia è la ricercatrice universitaria calabrese - Vittoria Belvedere - che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi e a cui il ragazzo, alla fine, soffierà il posto.

Bravissime le tre attrici nella caratterizzazione dei rispettivi personaggi. Recitano con una vis comica efficacissima.
  
Le donne, tentano di reagire ai soprusi dell'uomo. Pensano al suicidio. Alla fine si alleano e si vendicano. Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne "l'uomo perfetto": lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.

Una commedia brillante, battute a raffica e grande ritmo teatrale. Ricorda il Club delle prime mogli, Figlie di Eva. E' la storia di una solidarietà, ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro, ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.

  
  
  

 
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