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Traces of Antigone
di Grazia Napoli
Lo schermo della piattaforma digitale Zoom utilizzato come un vero palcoscenico. È la proposta innovativa, nata in pieno lockdown, della regista greca Elli Papakostantinou per raccontare le donne attraverso Antigone, in molte lingue con il testo della drammaturga Christina Ouzounidis - e con l'aiuto di più perfomer collegate da diversi angoli del mondo
"Traces of Antigone" è lo spettacolo che ha concluso nel Palazzo della Cultura a Potenza, con una modalità innovative e originale, il "Città delle 100 scale Festival", dodicesima edizione.
Una performance che si focalizza sull'immagine, anche frammentata, sulla parola, sulla musica, sul canto e che da vita ad un universo sensoriale pieno di citazioni. Tema: la denuncia della violenza sulle donne, ma anche un inno alla libertà e alla fluidità di genere.
Un racconto antico in una forma estetica tutta nuova, tecnologica, virtuale, a distanza. Per sostenere che il teatro puo' essere rigenerato da qualsiasi drammaturgia
Nel finale, la telecamera si sposta anche sul pubblico, che appare in una delle finestre di zoom ristabilendo la giusta collocazione tra chi recita e chi assiste. Fino all'applauso finale che riconnette le parti e ricrea l'illusione del teatro.
Un esperimento riuscito che chiude con un vero sguardo innovativo al futuro questa edizione del festival
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