Luca Morelli, Clown, Mimo, Attore
di Grazia Napoli
Scritto per il “Città delle 100 scale Festival”, è stato messo in scena per la prima volta al Teatro Stabile di Potenza “Le bureau des objets perdus”, “l'ufficio degli oggetti smarriti".
In questo bureau, il protagonista - Un buffone, un guitto, un pagliaccio - entra alla ricerca di qualcosa... in realtà, cerca la sua anima perduta. Gli è scivolata di dosso come una veste di seta. Come è potuto accadere? si chiede .... La cerca attraverso gli oggetti, che rievocano storie e ricordi. Vengono piano piano fuori da un baule: vecchi abiti, un ombrello, un palloncino rosso, un bonsai, a cui il clown cerca invano di impiccarsi, tra effetti stranianti e comici al tempo stesso
Tra gli oggetti e i ricordi, tra monologo e mimo, cerca soprattutto se stesso e la sua anima smarrita. La ritroverà - alla fine - ma solo quando riuscirà a riconoscersi in uno specchio immaginario, contenuto in una cornice vuota, in cui vedrà davvero se stesso. Quello che è. Non quello che vedono gli altri.
Una musica sempre malinconica - tipica degli spettacoli dei clown, che invita al sogno e all'immaginazione - fa da sfondo a questa ricerca intima e personale. Sarà solo il rumore della pioggia a spezzare questa musica malinconica, nel momento in cui il Clown torna Uomo, ritrova la sua anima e se stesso. Il pagliaccio ritroverà la sua umanità, le sue relazioni, la sua anima gemella, la sua avventura. e non sarà più solo.
Come sempre negli spettacoli di Luca Morelli viene coinvolto il pubblico. Scende in platea, sceglie le sue vittime, le fa diventare spalle inconsapevoli e divertite dello spettacolo. Con un effetto in cui non manca la sorpresa, il coinvolgimento, la risata.
L' Ufficio degli oggetti smarriti è un viaggio all'interno delle strade più intime del nostro essere. E’ uno spettacolo in cui è protagonista il clown, ma un clown-raccontato, in cui non manca la poesia, l'ironia, la bellezza.
Cifre stilistiche di questo attore, che - sempre - mette nei suoi lavori emozione, allegria, umanità. E non è poco
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