|
Una festa esagerata - Vincenzo Salemme
di Grazia Napoli
Vivere di apparenze fianco a fianco, senza davvero conoscersi. Suscitare invidie rancori emozioni e non saperlo. La vita come un grande condominio, in cui ognuno va per la propria strada, insensibile agli altri, attento solo al proprio tornaconto. Una vita fatta di convenzioni, che perde valori e realtà. Questo racconta "Una festa esagerata":una commedia teatrale dai tempi perfetti, degna della migliore tradizione napoletana in chiave moderna.
Gennaro e Teresa sono una coppia come tante, lui impresa edile, lei aspirante infermiera con un corso online. E' il diciottesimo compleanno della figlia e bisogna organizzare in terrazza una festa memorabile, con tanto di cameriere finto indiano ingaggiato da un' agenzia con il jobs act, catering esterno e assessore quasi suocero come ospite d'onore.
Al al piano di sotto, però, Giovanni 92 anni decide di morire proprio il giorno della festa. Bisogna, allora, convincere la figlia single e segretamente innamorata di Gennaro a non annunciare la morte del padre - che poi si scoprirà non essere il padre - fino al giorno dopo la festa. Ne nascono pezzi di grande teatro, degni della tradizione aduardiana, di cui Salemme è stato parte.
Bravissimo il protagonista, bravissimi gli attori, che lo affiancano - Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D'Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerrieri, Giovanni Ribò, Mirea Flavia Stellato - ognuno con la sua verve tutta napoletana a descrivere quello che siamo, con un non troppo segreto invito a migliorare
|
|
|
|
|
|