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La danza acrobatica sui luoghi della storia
di Grazia Napoli
Li avevamo visti in una delle prime edizioni del Festival città delle 100 scale, volteggiare sotto il Ponte Musmeci, opera architettonica monumentale di Potenza, in cui spazi pieni e spazi vuoti si alternano con forza ed eleganza.
Sono tornati - in questa edizione del Festival - a Matera, futura capitale europea della cultura e città millenaria, in cui questo concetto degli spazi vuoti e pieni, delle case scavate nel tufo si ripropone in chiave urbanistica e storica.
E’ qui - sulla facciata del settecentesco Palazzo Lanfranchi - che la compagnia, fondata negli anni ‘90 da Genevieve Mazin e Fabrice Guillot, giovani coreografi e ballerini di formazione classica e moderna, si è esibita con grande successo di pubblico.
I Retouramont coniugano lo studio della danza e la ricerca architettonica, con finalità didattiche e pedagogiche. I ballerini acrobati giocano con i luoghi delle città, disegnando, nelle loro performance, ideali linee verticali e orizzontali. Lo spettatore osserva la scena da una prospettiva nuova. Gli artisti, sospesi nel vuoto, costringono a volgere lo sguardo verso punti inconsueti.
Una performance spettacolare, che lascia con il fiato sospeso e che ha dato il via al Festival 2016 nel segno della contemporaneità, della qualità e della internazionalità.
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