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Elena Bucci - "Svenimenti"
di Grazia Napoli
"Svenimenti" _ Elena Bucci
Elena Bucci, icona del teatro sperimentale porta in scena, con Marco Sgrosso e Gaetano Colella, una sua personalissima interpretazione dei racconti di Anton Cechov. Un' ambientazione minimale, un bianco e nero essenziale, che introduce all' atmosfera cechoviana con i suoi antieroi, che amano la solitudine, ma intessono, seppur faticosamente, misteriosi rapporti, vaneggiando utopie. In nuce: i temi e le atmosfere dei capolavori a venire.
Pillole di puro teatro, che, oltre agli atti unici, che Checov stesso definiva operine, ricavano suggestioni e temi dai Racconti: una mole impressionante, ricca di ritratti e situazioni divertenti delle quali si nutrono le opere teatrali, e dalle Lettere - una densa e affascinante corrispondenza con amici, colleghi, editori, familiari e con la moglie che continuò a scrivergli anche dopo la morte.
Elena Bucci, una delle più apprezzate registe e interpreti del teatro contemporaneo e di ricerca, riesce a condensare tutto questo, in una rilettura del grande autore russo, che affascina per la sua disarmante attualità, per la sua capacità di osservare gli uomini nella loro quotidianità e autenticità, nei loro punti di crisi - di qui il titolo “Svenimenti” - delineando con precisione il ritratto di un'epoca.
Pillole di teatro vero, in questa ennesima ricerca della compagnia emiliana che trova un equilibrio tra farsa, commedia e tragedia nei brani più famosi e significativi de La domanda di matrimonio, L'orso, L' anniversario.
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