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Cibus - Divagazioni Letterarie conviviali
di Grazia Napoli






Accompagnato dalla chitarra e dalle musiche originali di Giovanni Seneca e dal clarinetto di Fabio Battistelli, l' attore toscano ha proposto una serata elegante e coinvolgente, in cui si è ispirato alla tradizione dei banchetti e dei convivi che - sin da tempi antichissimi - hanno caratterizzato questo connubio vincente tra lettura, musica e degustazione. La scelta è caduta sui classici, a cominciare da Dante e Boccaccio. Del primo ha ripreso i consigli su ciò che non si deve fare a tavola, descrivendo indirettamente abitudini davvero poco raffinate dell' epoca; di Boccaccio ha, invece, ripreso la novella del Decameron, che narra le vicende del veneziano Chichibio, cuoco di fiducia del ricco banchiere Currado, che durante una battuta di caccia trova una gru grassa e fresca e la porta al cuoco per farla cucinare. Chichibio innamorato di brunetta cede alle sue insistenze e le dona una coscia della gru. Di qui, un' esilarante vicenda tutta boccacciana in cui il cuoco tenta di dimostrare al padrone che le gru hanno una sola zampa. Una novella che - interpretata da un attore toscano - esprime tutta la sua forza letteraria di racconto immortale. Intrigante la sezione che David Riondino ha dedicato ad Ernesto Ragazzoni, poeta comico e giornalista di fine ‘800 inizi ‘900 poco conosciuto, che ha dedicato versi dissacratori, ironici e molto realistici al cibo. La sua lirica più famosa è l' elegia del verme solitario, di fatto un inno alla solitudine. E poi le citazioni da Don Chisciotte di Cervantes e da Pablo Neruda, con le sue odi al limone, al carciofo, alla patata.  David Riondino con la sua verve e ironia ha immaginato un percorso poetico che ha regalato allegria, buon gusto, un' ora di buona musica e buona letteratura    



  
  
  

 
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