|
io lo ricordo così
di Grazia Napoli
Emilio Colombo. Noi lo chiamavamo Presidente, ma non lo sentivamo distante. Era una persona semplice. Si intratteneva volentieri con noi, che eravamo solo dei ragazzi. Lui era, di volta in volta, Presidente del Consiglio, Ministro, Presidente del Parlamento Europeo…Per noi rimaneva Emilio Colombo, potentino come noi, al partito con noi. Nella nostra città nei fine settimana, sul nostro stesso corso, nelle nostre stesse chiese. Era uno di noi. Ci ascoltava. Ci consigliava. Ci redarguiva. Eppure non ricordo di averne mai avuto soggezione.
Forse, allora, ne intuivo solo – ma senza troppa consapevolezza - la statura politica, nazionale e internazionale e l’importanza che ha avuto per lo sviluppo della nostra piccola Basilicata. Ascoltavo le sue parole, le sue analisi; mi piaceva la ferma capacità di mediazione, che traspariva dai suoi discorsi, quando cercava di comprendere e appoggiare le nostre scelte di Giovani Democristiani, non sempre proprio “allineati” ai voleri degli adulti. Colombo si è identificato con la Basilicata, senza distanze.
E’ cosi che lo ricordo. Un uomo semplice, che - anche da ministro o presidente – si intratteneva senza barriere con i giovani della sua città.
|
|
|
|
|
|