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Un premio tutto lucano
di Grazia Napoli
Un premio che ti descriva come un’eccellenza nel tuo lavoro al servizio della comunità.
Nella mia lunghissima vita professionale ne ho presi solo due. Pochi ma buoni, direi. Poco legati ad occasioni montane, nati da rapporti professionali ed umani di chi ha voluto riconoscere un comune percorso, che avesse come filo conduttore la narrazione e la valorizzazione della Basilicata.
Mi imbarazza parlarne. Pur facendo un mestiere pubblico, se posso limito l’esposizione della mia persona al tg, alla redazione dei servizi, insomma ad uno stretto ambito lavorativo, che cerco di vivere sempre senza sovraesposizioni. Faccio un lavoro, non mi sento un’eccellenza.
Il premio
Il premio che l’Associazione dei Lucani a Firenze ha voluto riconoscermi mi ha davvero lusingata, perché arrivato da miei conterranei, che mi seguono solo da lontano, ma a cui è piaciuto, evidentemente, il mio modo di raccontare quella terra a cui tutti loro, nonostante la lontananza, sentono ancora di appartenere. Il premio dei Lucani a Firenze – guidati dalla Presidente Antonella Di Noia - è stato assegnato dal Direttivo tutto dopo aver vagliato la mia esperienza e aver scoperto la comune volontà di promuovere il più possibile, anche attraverso la cultura, la nostra bella terra.
Non ho potuto ritirare il premio personalmente per motivi di salute. Ho inviato questo messaggio:
“Ho avuto la fortuna e il privilegio di poter raccontare la mia terra dal di dentro e dall'Osservatorio unico della Rai. In sede regionale e non solo. Questa sera avrei voluto raccontarne un pezzetto anche a chi la Basilicata continua ad amarla e onorarla da lontano senza stereotipi, seguendone con intelligenza cambiamenti ed evoluzione. Purtroppo il virus mi ha fermata alla vigilia del mio viaggio per incontrarvi, conoscervi, ringraziarvi. So che siete tanti e che la” Settimana Lucana” ha avuto, anche quest'anno, séguito e successo. Alcune iniziative le ho raccontare anche io, negli anni scorsi, con l'ausilio dei colleghi della sede Rai di Firenze. Plaudo a questa longeva iniziativa, che continua a tenerci vicini attraverso la promozione e la cultura. È la dimostrazione della volontà di continuare a camminare tutti insieme, pur a distanza, con e per un unico obiettivo. Sono onorata del riconoscimento che quest'anno mi si è voluto dare accanto ad alcune importanti eccellenze lucane. Sono con il cuore lì vicino a voi. E la prossima edizione, lo prometto, non mancherò! Anche solo in veste di spettatrice Grazie di cuore a tutti”
Il premio ritirato da Donatella Alamprese e Antonella Di Noia
Il premio è ora nelle mani della mia amica Donatella Alamprese, artista potentina, che a Firenze vive e lavora da anni. Lo ha ritirato per me e lo custodisce. Andrò presto in Toscana a prenderlo e, soprattutto, a conoscere questi nuovi amici lucani, che hanno voluto onorarmi della loro attenzione sperando di poter instaurare con loro un proficuo dialogo culturale.
Un altro premio mi era stato dato molti anni fa, una sera d’inverno, in un affollato Teatro Stabile, a Potenza. Era il premio “Donna dell’anno” dell’Associazione Ande, voluto dalla sua Presidente Ninni Fanelli. Sul palco, con donne di diverse professioni, ho sentito - per una sera - l’emozione di rappresentare le giornaliste lucane, mentre su un grande schermo scorrevano le immagini, che raccontavano velocemente la mia storia.
Due premi molto sentiti. Di cui mi sento molto gratificata.
Non capita spesso a noi giornaliste e giornalisti lucani di vedersi assegnare premi nella terra che raccontiamo dal di dentro. Spesso chi organizza queste manifestazioni in Basilicata punta sui lucani, di ogni professione, che lavorano fuori regione, magari non occupandosi più di Basilicata. Certo, si tratta sempre e comunque di lucani e valenti professionisti, ma per i quali non sempre è possibile occuparsi ancora di Basilicata – tranne per alcune eccezioni - perché chiamati ad altri impegni, di carattere nazionale ed internazionale. Nessuna polemica e nessun provincialismo, per carità. Solo una piccola notazione, che vuole rendere protagonista del premio la Basilicata, ancor prima del singolo professionista.
Come in questo caso della Settimana dei Lucani a Firenze è stato fatto con l’assegnazione di premi a 5 eccellenze e due medaglie al valore. Tanti gli artisti arrivati dalla Basilicata per esibirsi in concerti, spettacoli teatrali, mostre. Cultura che nasce in Basilicata e diventa patrimonio di tutti, grazie anche ai tanti lucani che - pur vivendo altrove - continuano a lavorare in connessione e per la propria terra. Grazie ancora!
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